Una casa a Londra, un progetto di Roberto Silvestri Architetto

Il carattere della casa: introverso o estroverso?

Ogni casa ha un proprio carattere, proprio come le persone, come i nostri amici, come gli animali. Una casa infatti è una specie di essere “vivente” che muta e si trasforma insieme a noi, che in qualche modo ci assomiglia, che dimostra nelle proprie forme e nella propria organizzazione le proprie tendenze. In sintesi dimostra il carattere della casa e dei suoi abitanti, come ci dice anche Sam Gosling.

Per questo motivo una casa può essere introversa o estroversa, proprio come le persone, come ci spiega anche wikipedia in questo articolo.

La nostra abitazione può essere cioè progettata in modo da risultare raccolta intorno a chi la abita, avvolgente, intima, “una casa calda” come si dice, (come questa villa in Valle d’Aosta che abbiamo realizzato per una coppia di signori inglesi che desideravano passare le loro vacanze immersi nella natura italiana, all’interno di un ambiente caldo e confortevole creato intorno a loro). Sarà questa una casa introversa, creata in modo da soddisfare principalmente le esigenze funzionali ed estetiche della famiglia che vi risiede. Capace di accogliere gli ospiti e di farli sentire avvolti da un guscio protettivo, partecipi della vita di una famiglia.

Al contrario, se abbiamo ospiti tutti i giorni, se la nostra vita è piena di relazioni che desideriamo approfondire dentro le mura domestiche, se vogliamo che sia evidente una proiezione verso l’esterno, dobbiamo progettare una casa estroversa, una casa che sia in grado di riprodurre questo sentimento. Una casa che dimostri l’assenza di confini, come in questa casa dominata dal cemento armato, che, pur avendo piccole aperture, dimostra una grande propensione verso l’esterno.

Ma quali sono le caratteristiche “fisiche” che contraddistinguono questi due tipi di ambienti.
Proviamo a riassumerli.

I 5 punti della casa introversa.

  1. Gli ambienti e le stanze sono separate da porte;
  2. La zona giorno è chiaramente suddivisa in pranzo, cucina e soggiorno;
  3. I materiali sono “naturali”, poco trattati, lasciati alla loro naturalezza, tradizionali;
  4. La casa è ricca di oggetti, di cose perché disseminata di ricordi di chi la abita;
  5. Alle pareti si trovano colori intensi e capaci di offrire un senso di raccoglimento, di intimità.

Una casa a Richmond, Londra, di progetto di Roberto Silvestri Architetto

I 5 punti della casa estroversa.

  1. Le zone soggiorno, pranzo e cucina sono strettamente legate,  senza soluzione di continuità;
  2. La camera da letto padronale è una master bedroom;
  3. I materiali sono contemporanei a volte anche inconsueti;
  4. E’ una casa estremamente contemporanea, generalmente minimal;
  5. I colori sono quelli del momento perché è una casa che segue le tendenze contemporanee;

Ristrutturare una casa con spazi fluenti, Roberto Silvestri Architetto

La differenza tra questi due tipi di casa, come vedete, è evidente, chiara, immediatamente percepibile a chiunque, non solo ad occhi esperti come quelli di un architetto di interni.

E la vostra casa ideale com’è: introversa o estroversa?


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