LA CABINA ARMADIO E LA “MASTER BEDROOM”

architettura di interni, cabina armadio

LA CABINA ARMADIO E LA “MASTER BEDROOM”

Tra le richieste più frequenti da parte dei nostri committenti, c’è quella della “cabina armadio”. Indipendentemente dallo spazio a disposizione, anche in abitazioni molto piccole, capita sovente che i futuri abitanti desiderino uno spazio a parte per gli abiti: un locale a sé stante che contenga tutti i vestiti della casa. Spesso questo desiderio è un sogno, formatosi leggendo le riviste specializzate oppure nato in qualche soggiorno in alberghi dal design raffinato. Ma proprio gli alberghi più moderni, negli ultimi decenni, hanno introdotto nuove espressioni e nuove forme relative alla camera da letto che vanno ben oltre la semplice cabina armadio, integrando in uno spazio unitario le funzioni legate alla permanenza nella zona notte: dormire, cambiarsi d’abito, utilizzare i servizi. Si è sviluppato così in tempi recenti un nuovo modo di vivere la zona notte, completamente diverso da quanto ci ha tramandato la tradizione.

Una casa per una coppia di appassionati di interior design.

Proprio quei clienti che ci chiedono di realizzare una cabina armadio, in realtà si aspettano qualcosa di più: si immaginano di avere una camera che non abbia la forma consueta e serva solo per riposare ma che dimostri una propria personalità, un luogo particolare che esprima la propria intimità. Per chi si occupa di architettura di interni, questo è un desiderio molto stimolante, perché consente di esplorare l’organizzazione dello spazio con criteri fino ad ora poco conosciuti. Il tema diventa pertanto complesso e ricco di sfaccettature, offrendo numerose possibilità.

La cabina armadio e la master bedroom, architettura di interni

 

Il punto di partenza della ricerca architettonica è uno: la camera da letto è un luogo in cui esiste una grande intimità fra le persone che la utilizzano e pertanto il concetto di privacy è estremamente limitato e labile. Partendo da questa constatazione è possibile progettare veri e propri sistemi di spazi concatenati fra loro che integrino, all’interno di un disegno comune, la camera, la cabina armadio e i servizi igienici privati. Noi abbiamo sperimentato varie volte questi sistemi sempre ottenendo risultati apprezzati da chi li abita che ha così scoperto un nuovo ambiente della casa vivibile e confortevole. Non più un luogo “che si usa solo per dormire”, come veniva interpretato fino a pochi anni fa, ma uno spazio confortevole in cui ritirarsi. Una vera e propria parte di casa con la stessa dignità degli altri spazi.

La cabina armadio e la master bedroom, architettura di interni

 

Il letto diventa l’elemento centrale ma non è più circondato da una “scatola” in muratura, al contrario è contornato da uno spazio articolato dal quale si accede alla zona armadi, ai servizi igienici, alla doccia o alla vasca da bagno. Proprio questi ultimi due “oggetti” possono diventare ulteriori elementi di articolazione dello spazio e di arredo, in quanto non c’è nessuna esigenza specifica che li debba relegare in un ambiente chiuso e separato. Tutti ricordiamo le lunghe gambe di Julia Roberts che, in un mare di schiuma, abbracciano Richard Gere nella vasca da bagno interna alla camera nel film “Pretty woman” o, per cambiare genere, Al Pacino che parla con i suoi subalterni facendo il bagno nella maxiconchiglia in mezzo alla casa in Scarface. In questi due celeberrimi film, la vasca da bagno o la doccia sono stati trasformati in elementi di arredo da non celare, piccoli luoghi di piacere personale da rendere protagonisti di uno spazio privato.

Un progetto che parte dalla cucina, Roberto Silvestri Architetto

Sorte diametralmente opposta è invece capitata all’armadio tradizionale che oggi è visto sempre più spesso come un oggetto statico, ingombrante e non particolarmente comodo. Da questa visione nasce il desiderio della cabina armadio, anche di dimensioni minime, ma che comunque costituisca uno spazio identificabile: un luogo che soddisfi il sentimento edonistico di sentirsi circondati dai propri abiti al momento della scelta, di sentirsi avvolti da oggetti oramai di culto che tutti i giorni indossiamo. Ancora una volta dall’integrazione di questo nuovo ambiente con la camera da letto e con i servizi è possibile, grazie ad un’attenta progettazione, individuare una particolare articolazione dello spazio, capace di costruire uno spazio interessante ed univocamente determinato, un luogo unico profondamente legato alla personalità di chi in questa parte di casa trascorrerà le ore più intime e private.

La casa di Marco Armiliato a genova progettata da Roberto Silvestri.

Nelle immagini allegate a questo articolo vengono mostrati alcuni esempi di come sia possibile trasformare uno spazio tradizionale statico ed immutabile, in un luogo dinamico e dotato di un proprio carattere specifico. Come si può notare nella maggioranza dei casi non sono necessari grandi ambienti a disposizione perché si tratta di elementi che comunque debbono far parte di una casa, tuttavia una progettazione attenta e consapevole, anche nel caso di dimensioni modeste più può portare a creare anche nella zona notte un pezzo di casa vivibile e protagonista.

La cabina armadio e la master bedroom, architettura di interni


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